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Risultati dello studio di sieroprevalenza del COVID-19

Il 22% dei residenti in Ticino è entrato in contatto con il Covid-19: presentati i risultati dello studio grazie all’ottima performance dei test sierologici donati da IBSA.

A maggio 2020, IBSA ha dato il suo contributo a uno studio di sieroprevalenza promosso dall’Ufficio del Medico cantonale in collaborazione con l’Ordine dei Medici del Canton Ticino attraverso la donazione di 7 000 test sierologici rapidi. Obiettivo dello studio: stimare la diffusione del nuovo coronavirus nella popolazione ticinese nell’arco di 12 mesi.

A poco più di un anno di distanza, lo scorso 12 luglio il Dipartimento della sanità e della socialità del Cantone ha pubblicato i risultati finali, in occasione di una conferenza stampa a Bellinzona in cui sono intervenuti Raffaele De Rosa, Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, Giorgio Merlani, Medico cantonale e Martine Bouvier Gallacchi, capo Servizio di promozione e valutazione sanitaria.

Lo studio ha permesso di determinare:

  • la percentuale di persone che sono entrate in contatto con il virus
  • la percentuale di persone che hanno mantenuto una risposta immunitaria misurabile
  • se esistono delle peculiarità legate all’età o al sesso
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Dai dati raccolti, risulta che:

  • A luglio 2021 si rilevano anticorpi contro il virus SARS-CoV-2 nel 22% della popolazione ticinese; ciò significa che circa un ticinese su quattro è entrato in contatto con il Covid. A dicembre 2020 questa percentuale era del 14%, a maggio 2020 del 9%.
  • Nel 62% dei casi, chi è entrato in contatto con il virus mantiene degli anticorpi dopo un anno. Ciò, tuttavia, non significa che queste persone siano anche immuni, poiché non c’è ancora evidenza della correlazione fra la quantità di anticorpi presenti nel sangue e la garanzia di protezione contro il virus.
  • È confermato il fatto che non si riscontrano differenze statisticamente significative di sieroprevalenza rispetto al sesso e all’età.

Allo studio è stato invitato a partecipare un campione casuale e rappresentativo di 1500 persone a partire dai 5 anni d’età e residenti in Canton Ticino (CH).   Lo studio ha avuto una durata complessiva di 12 mesi su 4 punti temporali (maggio, agosto, novembre 2020 e maggio 2021): le rilevazioni sono state eseguite sullo stesso campione per quattro volte nel corso dell’anno solare, al fine di tracciare l’evoluzione dello sviluppo anticorpale.

Per rilevare la presenza degli anticorpi contro il virus SARS-CoV-2 è stato utilizzato il test rapido immunocromatografico donato dall’azienda farmaceutica con sede a Lugano IBSA Institute Biochimique. Si tratta di un test che presenta una buona sensibilità e specificità, è semplice da utilizzare e fornisce il risultato in tempi rapidi.

Il Medico cantonale Giorgio Merlani ha prospettato anche un quinto e un sesto rilevamento, confidando che coloro che hanno aderito allo studio confermino la loro partecipazione.

Tiziano Fossati, Head of R&D Pharmaceutical di IBSA, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver contribuito ad ottenere dati importanti e significativi per l’intera collettività. Le Autorità del Canton Ticino si sono dimostrate estremamente lungimiranti nell’organizzare questo studio, ed IBSA è ben lieta di confermare il suo supporto per raccogliere ulteriori dati epidemiologici nei prossimi mesi.