Casa dos Curumins: progetti che trasformano vite
01 ottobre 2021In alcune zone del mondo se chiedessi a un bambino o a una bambina qual è il loro sogno più grande potresti ricevere risposte come: “Che a casa non manchi il cibo”; “Avere una bambola”; o ancora “Vedere mia madre contenta”.
Desideri molto (troppo) basilari, che dovrebbero essere scontati per ogni bambino e bambina del mondo, ma che talvolta faticano a realizzarsi.

A concretizzare questi sogni – e a farne avverare altri ben più ambiziosi – per i giovani delle favelas della Pedreira, uno dei quartieri più poveri di San Paolo (in Brasile), ci pensano Adriana e Alberto Eisenhardt tramite l’associazione Casa dos Curumins, da loro fondata nel 2005.
Da anni, IBSA è orgogliosa di sostenere tutti i numerosi progetti di Casa dos Curumins: l’asilo nido, il doposcuola, la scuola di musica e il gruppo musicale, i corsi professionali, l’atelier artistico, i progetti ricreativi per la terza età, le borse di studio. I progetti della Casa promuovono l’accoglienza e la formazione di circa 500 bambini e adolescenti in situazione di rischio sociale. Tramite la distribuzione di ceste alimentari, pasti caldi, prodotti d’igiene e mascherine, la Casa offre inoltre sostegno ai loro nuclei familiari e a più di 100 anziani.
Le attività della Casa nel 2021
Come in tutto il mondo, anche in Brasile il 2021 non è stato un anno facile o particolarmente felice. La pandemia, oltre ad acuire le disuguaglianze economiche e sociali, ha causato la chiusura di scuole e rallentato le attività in generale. L’accesso limitato o addirittura assente a internet nelle aree più povere ha ulteriormente penalizzato molti bambini e ragazzi, che non solo hanno perso due anni di istruzione pubblica, ma anche l’accesso a un pasto completo solitamente offerto dalle mense scolastiche.
Nonostante queste difficoltà, Casa dos Curumins ha portato avanti – per quanto possibile – le proprie attività. Purtroppo, solo il 25% dei 500 ragazzi ha potuto svolgere le attività del doposcuola in presenza, ma agli altri la Casa ha continuato a distribuire pasti caldi.
The music must go on (e che musica!)

Uno dei fiori all’occhiello della Casa è la formazione in ambito musicale. E la musica, nel 2021, ha continuato a suonare nella Pedreira, regalando tanta bellezza e grandi soddisfazioni! Quello che sta per concludersi è stato infatti un anno di grandi successi, poiché la scuola – oltre a diverse nomine per numerosi premi in Brasile – il 7 novembre ha vinto il premio per il miglior progetto educativo musicale brasiliano (Premio Professionisti della Musica).
The music must go on (e che musica!)

Allo stesso modo, sono continuate le attività dell’Atelier Pipilu che prevede attività creative manuali, la realizzazione di dipinti in tela, corsi di cucito, e lavori in outsourcing. Sempre nell’ottica di un continuo miglioramento, nel 2022 partirà un corso di cucito più strutturato e professionalizzante, che prevedrà la produzione e vendita di magliette e borse, con il duplice obiettivo di assicurare un’entrata stabile sia ai ragazzi sia all’associazione.
Oltre a permettere ai ragazzi di esprimere la propria personalità ed esplorare il proprio talento, l’atelier vuole essere un vero e proprio abilitatore sociale. I ragazzi vengono ascoltati, educati a una professionalità e, valorizzando le loro inclinazioni personali, hanno la possibilità di prendere in mano la propria vita.
Quando educhi un bambino, tutto cambia
I valori della Casa sono tanto semplici quanto i sogni dei bambini di cui parlavano all’inizio, e altrettanto potenti: la Casa basa il suo operato sul potere di trasformazione dell'amore, della pace, della non violenza, dell’onestà, della trasparenza e della verità, e sull’esempio che noi stessi possiamo dare alla società.
Come ci racconta Adriana Eisenhardt: “La nostra missione è quella di stimolare il protagonismo giovanile, offrendo opportunità di formazione umana e professionale ai ragazzi accolti nei diversi progetti dell’associazione, formando cittadini che contribuiscono a trasformare la società, cambiando i paradigmi della periferia. Ho deciso di dedicare la mia vita a questo progetto perché sono testimone della trasformazione che l’educazione, l’arte e la cultura apportano nella vita dei giovani, valorizzando talenti e capacità che altrimenti andrebbero persi per mancanza di opportunità.”
Come Adriana e Alberto, anche in IBSA siamo convinti che costruire un mondo più giusto ed equo sia possibile. Ognuno di noi può fare la differenza attraverso piccoli gesti. Per esempio, per sostenere i progetti della Casa puoi fare una donazione diretta (sul sito della Casa dos Curumins tutti i dettagli) oppure acquistare una bottiglia di vino solidale tramite Valsangiacomo Vini.
Obrigado!