Sostenibilità & CSR

IBSA e il Film Festival Diritti Umani Lugano: insieme per dare voce a realtà resistenti

Parlare di umanità e di diritti inalienabili significa sfidare il silenzio e contrastare l’indifferenza. Al Film Festival Diritti Umani Lugano (FFDUL), i film diventano finestre aperte sul mondo, capaci di illuminare realtà invisibili e di avvicinare esperienze lontane alle coscienze di tutti.

Da sempre attenta a sostenere progetti che promuovono il confronto su temi sociali e inclusivi, IBSA ha rinnovato anche quest’anno il proprio sostegno al Festival in qualità di main partner. Per l’azienda, accompagnare questa rassegna internazionale significa contribuire a uno spazio dove la cultura diventa strumento di dialogo, apertura e responsabilità condivisa.

FFDUL 2025

 

La dodicesima edizione del FFDUL, che si è svolta dal 12 al 19 ottobre 2025 sotto la nuova co-direzione di Antonio Prata e Margherita Cascio e la presidenza di Roberto Pomari, ha proposto otto giorni di programmazione con oltre 25 film. L’obiettivo resta quello di raccontare realtà resistenti, ovvero luoghi e persone che ogni giorno lottano per i diritti umani e contro gli abusi di potere.

FFDUL 2025

Anche l’immagine grafica era un riferimento a questa missione: le parole che in tempi recenti sono state bandite o messe in secondo piano sono state riprese e rilanciate dal Festival, per restituire loro significato attraverso il cinema, la presa di coscienza e il dibattito collettivo.

Non c’è stato un tema unico a guidare la selezione della rassegna cinematografica: la “bussola” del FFDUL si orienta sugli avvenimenti contemporanei e sugli autori che li raccontano. Con questo spirito, la manifestazione ha portato sullo schermo opere che hanno raccontato ingiustizie, conflitti e migrazioni, ma anche speranze e prospettive di cambiamento.

UNA MANIFESTAZIONE CHE SI ESTENDE OLTRE IL CINEMA

FFDUL 2025

Il Festival non vive solo di sale e proiezioni: anche quest’anno Lugano è stata animata dall’OltreFestival, il programma parallelo che varca i confini del cinema per portare i temi dei diritti umani in spazi culturali e sociali della città. Dibattiti, concerti e proiezioni hanno creato momenti per ampliare il dialogo e offrire nuove opportunità di partecipazione, radicando ancora di più la manifestazione nel tessuto urbano ticinese.

Anche quest’anno il FFDUL ha dedicato particolare attenzione alle scuole. Centinaia di studenti hanno preso parte alle proiezioni e agli appuntamenti in calendario, dimostrando di saper affrontare con serietà e curiosità anche i temi più complessi, se proposti con il linguaggio giusto.

I PREMI DELLA RASSEGNA 2025

FFDUL 2025

Il Premio Diritti Umani per l’Autore 2025 è stato conferito al regista indonesiano Garin Nugroho, riconosciuto per aver saputo raccontare con profondità le trasformazioni sociali, culturali e politiche del Sud-est asiatico, mettendo in luce storie spesso ignorate o marginalizzate. Il suo cinema esplora temi come le tensioni tra tradizione e modernità, le conseguenze di traumi collettivi e conflitti politici, e le sfide della giustizia sociale, donandoci un ritratto vivido e ruvido della realtà del suo Paese.

Il Festival ha inoltre assegnato, all’interno del Concorso di Lungometraggi, giunto alla terza edizione, i seguenti premi:

  • Premio della Giuria al Miglior Film: Letters from Wolf Street di Arjun Talwar;
  • Premio ONG, attribuito quest’anno da Amnesty Svizzera: How to build a library di Maia Lekow e Christopher King;
  • Premio del Pubblico: Promis le ciel di Erige Sehiri;
  • Menzione Speciale della Giuria: My dear Théo di Alisa Kovalenko.

I film in concorso sono stati: Broken voices di Ondřej Provazník, D is for Distance di Christopher Petit e Emma Matthews, How to build a library di Maia Lekow e Christopher King, Letters from Wolf Street di Arjun Talwar, My dear Théo di Alisa Kovalenko, Only on earth di Robin Petré, Promis le ciel di Erige Sehiri e Where we used to sleep di Matthäus Wörle.