IBSA stories

Raccontare l’emozione di essere papà: torna l’appuntamento con #IBSAVoices

“Un’emozione indescrivibile, la più grande mai vissuta”. Sono queste le parole più utilizzate dai collaboratori di IBSA che hanno voluto raccontare la loro esperienza come padri in occasione della Festa del Papà, che in Canton Ticino (Svizzera) – e in altri Paesi europei come Italia e Spagna – si celebra il 19 marzo.

#IBSAVoices torna così a dare spazio a sentimenti e riflessioni delle sue Persone su un tema molto importante come la gestione della famiglia e, in generale, dell’equilibrio tra vita personale e professionale. Gran parte delle storie raccontate dai papà di IBSA esprime il cambiamento della vita dopo l’arrivo di un figlio: un vero e proprio stravolgimento non solo della routine quotidiana, ma anche in termini di responsabilità e sfide. Una nuova fase della vita in cui si cerca di essere di ispirazione e di esempio, costantemente impegnati a trasmettere l’educazione, il rispetto e i grandi valori della vita.

Lasciamo ora la parola a Matteo Cerini, Tommaso Giaccio, Daniele Mancassola, Francesco Pensiero, Salvatore Riccobono, Matteo Sarajlic, Andrea Spinelli, Samuele Tenca e Arnaldo Tittarelli, che ringraziamo di cuore per aver condiviso la loro esperienza!

IL CONGEDO DI PATERNITÀ

Siamo consapevoli che molta strada deve essere ancora fatta per raggiungere una distribuzione più equa delle attività di cura dei figli e di quelle lavorative. In Europa, per esempio, dal 2018 tutti gli Stati UE offrono un congedo parentale dopo la nascita di un figlio. Tuttavia, ci sono grandi diversificazioni in termini di durata del congedo e livelli di compensazione. In generale, la legislazione europea prevede 2 settimane di congedo di paternità dal 1° agosto 2019, mentre in Svizzera i padri hanno diritto a un congedo di 10 giorni lavorativi dal 1° luglio 2022. Emerge però chiaramente che le misure a sostegno della genitorialità sono ancora fortemente caratterizzate “per genere” e sono ancora le donne che ne usufruiscono in misura maggiore: dai dati emerge che in 18 Stati membri dell’UE, più dell'80% delle persone che hanno ridotto l’orario di lavoro per la cura dei figli erano donne e, in generale, questo tasso è ampiamente superiore al 50% in tutti gli Stati. Le performance migliori riguardano i Paesi nordici, dove la tendenza è diversa: gli uomini riducono maggiormente rispetto ai loro coetanei europei l’orario di lavoro per la cura dei figli.

Ampliare la durata del congedo dei papà avrebbe dei benefici: consentirebbe ai padri di essere più coinvolti nella gestione dei piccoli e di sviluppare fin da subito un legame più forte, a vantaggio anche della salute e della relazione con il bambino; allo stesso tempo, permetterebbe alle mamme di godere di migliori condizioni per riprendersi dal parto e di rientrare o reinserirsi più velocemente nel mondo del lavoro.

FONDAZIONE IBSA FOR CHILDREN: IL NIDO PRIMI PASSI

Nel 2008 IBSA ha istituito la Fondazione IBSA for children che gestisce il Nido Primi Passi, un asilo adiacente alla sede centrale di IBSA a Lugano (Svizzera), che ospita bambini dai 4 mesi ai 4 anni. Il nido d'infanzia, aperto anche alla comunità locale, è nato per supportare i collaboratori e le collaboratrici in uno dei momenti più critici del diventare genitore, favorendo un migliore work-life balance. La vicinanza del nido al posto di lavoro è un aspetto da non sottovalutare, poiché – come raccontano anche i papà nelle interviste – non solo facilita gli spostamenti, ma dà anche un senso di serenità e sicurezza psicologica. Sensibile al benessere delle proprie Persone, IBSA ha in programma di creare asili nido anche in ogni filiale del Gruppo.

Del nido vengono inoltre apprezzati il programma montessoriano e l’approccio pedagogico delle educatrici, basati sulle teorie della pedagogia attiva che considera ogni bambino competente, attivo e desideroso di conoscere e apprendere attraverso il piacere del proprio saper fare. Secondo l’approccio educativo montessoriano, non si devono solo trasmettere cultura, informazioni e nozioni disciplinari: lo scopo è e-ducare, cioè portare fuori il potenziale di ciascun bambino, aiutandolo ad esprimersi al meglio. Per questo motivo, la proposta educativa montessoriana – didattica e non – è strutturata per seguire ogni bambino nel suo sviluppo mentale, affettivo e fisico, coinvolgendone, in modo integrato, il fisico, la psiche e la mente. Per queste ragioni, molti collaboratori e collaboratrici IBSA hanno scelto questa struttura, molto attiva anche nel coinvolgimento delle famiglie grazie a un ambiente educativo eccellente e flessibile nei servizi.

Auguri, dunque, ai papà di IBSA e a tutti i papà nel mondo, che andrebbero festeggiati sempre, ogni giorno dell’anno!

“Essere papà per me è la cosa più bella che si possa provare. È una grossa responsabilità e spero di farcela”.

“Cerco di essere presente quando sono a casa, di godermi appieno il tempo con i miei figli, soprattutto nel weekend. Per me essere papà vuol dire dare priorità alle esigenze dei miei figli rispetto alle mie, di infondere coraggio, di dare sicurezza e cercare comunque di lasciarli fare, magari lasciarli sbagliare, affinché possano imparare anche dai loro errori, sempre seguendoli. Per me è importante quello che loro pensano di me, per questo parliamo spesso, secondo me è importante anche ascoltarli. Essere padre è amare in maniera incondizionata”.

“Per me essere papà vuol dire sicuramente responsabilità. Una delle sfide che sento è quella di riuscire a trasmettere a mia figlia tutto quello che so e le mie esperienze, farle capire i pericoli, ma anche come comportarsi nelle varie situazioni che si presentano. Per conciliare casa e lavoro sicuramente un grosso aiuto arriva dai nonni che diventano, in alcuni momenti, fondamentali”.

“Essere padre è una grande responsabilità ma è anche una grande gioia ed è quello che ci fa andare avanti”.

“Essere papà è un’emozione indescrivibile, è inspiegabile. Ho scelto il “Nido Primi Passi” perché la struttura era nuova e apparteneva a IBSA. È stata poi tutta una scoperta: l’asilo che ti viene incontro con gli orari flessibili, tutti i servizi che offre per il dopo scuola e il pre-scuola, non è facile ma così riusciamo a conciliare tutto”.

“Per me essere papà è un’emozione grandissima, non lo si riesce a spiegare se non lo si diventa almeno una volta. Ho scelto il “Nido Primi Passi” per le buone referenze e per il programma montessoriano. Poi ho conosciuto personalmente alcune istruttrici e sono davvero brave. Quello che mi piace in particolare del nido sono le attività che vengono organizzate fuori dall’orario scolastico, dove noi genitori possiamo aiutare e collaborare”.

Per me essere papà è un’esperienza bellissima, lo vedo un po’ come un donare e ricevere non solo in questioni di affetto ma un po’ in tutte le cose di tutti i giorni: insegno tanto ai miei figli e allo stesso tempo loro insegnano tante cose a me. Conciliare casa e lavoro è forse la cosa più difficile, soprattutto per la nostra famiglia (abbiamo i nonni lontani). Per fortuna IBSA mi concede lo spazio giusto per potermi occupare direttamente dei miei bambini”.

“Essere papà oggi è una grandissima sfida, forse la più bella ma anche la più difficile. Lavorando sia io sia mia moglie al 100% e avendo due figli, è tutto molto complicato… riuscire a incastrare tutto e vivere con loro bei momenti è sicuramente una bella sfida. Il Nido Primi Passi è stata una scelta fatta veramente con entusiasmo, innanzitutto perché è molto vicino al lavoro e questo – soprattutto alla mamma – dà una grande sicurezza e ci aiuta a lavorare serenamente. Inoltre, le educatrici sono persone veramente brave e accorte, con le quali si è anche instaurato un bel rapporto oltre che professionale anche personale”.

“Riesco a conciliare lavoro e vita personale proprio grazie alla mia famiglia che mi dà supporto. Passando una volta davanti all’edificio IBSA, ho spiegato alle mie figlie che quello è il mio posto di lavoro e sono rimaste sorprese e contente di vederlo”.