Aree terapeutiche

Resistenza agli antibiotici: un vero problema per il 21° secolo

Quando è stata coniata l'espressione "too much of a good thing is bad", gli antibiotici probabilmente non erano ancora stati inventati. Tuttavia, la resistenza a questi farmaci, accelerata dall'abuso che spesso se ne fa, è una problematica piuttosto rilevante; tanto che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha istituito la “Giornata europea degli antibiotici” (European Antibiotic Awareness Day - EAAD) che ricorre ogni anno il 18 novembre.

PERCHÉ LA TERAPIA ANTIBIOTICA NON È SEMPRE LA SOLUZIONE

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I trattamenti antibiotici sono una terapia efficace per debellare le infezioni batteriche, ma utilizzarli come metodo di profilassi a lungo termine può causare una compromissione del normale microbiota delle vie urinarie. In definitiva, l'uso e l'abuso di antibiotici può portare allo sviluppo di microrganismi multiresistenti. Sfortunatamente, anche se vengono scoperti e brevettati nuovi trattamenti e terapie, gli antibiotici vengono ancora prescritti frequentemente come "scorciatoia". È importante ricordare anche che la maggior parte degli antibiotici è stata sviluppata diversi anni, se non decenni, fa e che le loro formulazioni vengono aggiornate molto raramente. Ad oggi, non sono stati scoperti nuovi altri principi attivi della stessa portata. Sebbene gli antibiotici abbiano rivestito in passato un ruolo chiave nel debellare malattie potenzialmente letali, le più recenti terapie non antibiotiche possono rappresentare un'efficace forma di prevenzione e una valida alternativa alla prevenzione antibiotica.

Prevenire è meglio che curare, e il modo più efficace per ridurre l’uso di antibiotici è attraverso l'educazione alla prevenzione e al controllo delle infezioni, come le vaccinazioni, l'igiene personale, l'igiene alimentare e praticare sesso sicuro. Debellare la resistenza agli antibiotici è una priorità assoluta anche per l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità), tanto che nel maggio 2015, l'Assemblea mondiale della sanità ha approvato un piano d'azione globale specifico proprio su questa problematica. Ridurre l'incidenza delle infezioni è uno dei 5 obiettivi strategici del piano d'azione globale sulla resistenza antimicrobica, che mira a dare accesso alla prevenzione e alla cura delle malattie infettive attraverso terapie sicure ed efficaci ma senza ricorrere all’uso di antibiotici.

L'INNOVAZIONE DI IBSA IN AMBITO URO-GINECOLOGICO

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Ridurre l'incidenza delle infezioni, evitando così l'uso eccessivo di antibiotici, è l'obiettivo principale del portafoglio di IBSA in uro-ginecologia. In tutto il mondo, le infezioni del tratto urinario sono una delle indicazioni più comuni per le prescrizioni di antimicrobici, questo rappresenta un problema così diffuso che l'Associazione Europea di Urologia (EAU) ha fornito linee guida specifiche sulle infezioni urologiche, come l'uso della profilassi immunoattiva per ridurre le UTI (infezioni del tratto urinario) ricorrenti in tutte le fasce di età, per affrontare gli importanti aspetti di salute pubblica del controllo delle infezioni e della gestione degli antimicrobici. Le UTI possono condizionare notevolmente la qualità della vita delle persone, in particolare delle donne. Nel suo portafoglio, IBSA include, tra le altre, una terapia specifica per prevenire e/o ridurre l'insorgenza di infezioni, volta ad offrire un'alternativa alla profilassi antibiotica a lungo termine. La terapia con glicosaminoglicani (GAGs) è una terapia specifica che, secondo la letteratura scientifica, risulta efficace e sicura nelle condizioni dei pazienti con UTI ricorrenti, diminuendo il numero di episodi e migliorando l'aderenza alla terapia antimicrobica. Grazie al suo approccio incentrato sul paziente, IBSA ha sviluppato diverse soluzioni terapeutiche con tecnologie che possono avere un impatto positivo significativo sulla vita delle persone.  

IBSA si impegna a sviluppare innovazione e ricerca in settori spesso trascurati dalle grandi aziende farmaceutiche, in ambito uro-ginecologico e non solo, partendo sempre dai reali bisogni degli individui, al fine di migliorarne la qualità della vita.  

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