Creare un coordinamento centrale che funga da supporto a tutte le funzioni e filiali del Gruppo, fornendo strumenti a chi, giorno dopo giorno, è impegnato sui mercati di tutto il mondo. Questo è l’obiettivo della funzione Finance, interessata da un lento, ma progressivo cambiamento iniziato già lo scorso anno con un assessment che ha interessato quasi tutte le funzioni. A raccontarlo è Alessandro Sardeni, Head of Administration, Controlling and Finance di IBSA Group.
“L’Headquarter rappresenta il centro attorno al quale gravita la strategia e, in buona sostanza, la gestione dell’intero Gruppo. Sono arrivato dalla filiale italiana a Lugano nel 2019. A Lodi, insieme a tutti i colleghi, abbiamo contribuito a costruire quella che oggi può essere considerata una storia di successo. Ora, a Lugano, ho la speranza di poter aiutare a cambiare un po’ il ruolo che ricopro e di imprimere anche un respiro più internazionale alla funzione. Ritengo, infatti, che anche da parte del Finance global sia importante dare un segnale in linea con la strategia del Gruppo di crescita sul mercato estero, che si sta esprimendo anche attraverso una sempre maggiore organizzazione delle filiali sparse nel mondo.”
Che cosa ha portato del modello Italia a Lugano?
“Dall’Italia porto il convincimento, sviluppato soprattutto negli ultimi anni, che lavorare in team è fondamentale. È importantissimo riuscire ad essere ‘allineati’ e, soprattutto, avere la possibilità e l’opportunità di confrontarsi. È solo così, infatti, che sono realizzabili quei cambiamenti, anche minimi, che danno lo slancio in più che è necessario per continuare a crescere, anche professionalmente. Ecco perché mi sono dato come obiettivo quello di organizzare la funzione Finance in modo integrato e interconnesso non solo internamente, ma anche rispetto alle altre funzioni. Devo dire che su questo partiamo un po’ avvantaggiati: chi lavora nel Finance si trova ad essere un po’ il ‘notaio interno all’azienda’, coinvolto quasi a 360° nella gestione aziendale e quindi ‘strumento’ sempre più di supporto e collegamento per le diverse funzioni. Con i colleghi di Lugano abbiamo già iniziato ad ‘esportare’ alcune metodologie verso le filiali e abbiamo iniziato a fare un percorso per far sentire l’HQ più vicino a chi opera sui territori. Credo infatti che le filiali siano un asset molto importante per l’azienda in questo momento. Attualmente IBSA ne ha 17 e solo negli ultimi due anni ne sono state aperte, credo, più di quante create negli ultimi 10, e non è detto che mentre stiamo parlando qualcuno stia pensando alla 18ettesima.”
In concreto, come fornite questo supporto alle diverse funzioni e alle filiali?
“È in corso un progetto che, a mio modo di vedere, è fondamentale in questo senso: stiamo cercando di uniformare il sistema informativo aziendale per avere un’unica piattaforma condivisa per tutti. Questa innovazione può agevolare molto l’integrazione tra le funzioni e l’integrazione con le filiali. All’inizio non è stato facile avviare e sostenere questo nuovo progetto e in questo la pandemia che stiamo attraversando di certo non aiuta, ma una volta che le persone hanno cominciato a rapportarsi quotidianamente con il nuovo sistema, le cose hanno cominciato a girare nel modo giusto; si stanno consolidando le basi per costruire delle relazioni solide e questo è importante per il teamwork. Oltre all’implementazione di un nuovo sistema informativo aziendale c’è anche la condivisione di processi, attività e soprattutto un set di strumenti che permetteranno di avere una bussola comune che sia di aiuto per capire dove stiamo andando e dove dovremo andare. Personalmente considero la mia funzione più orientata a fare da collettore delle richieste e da facilitatore nel prendere le decisioni. Insomma, uno strumento ‘di servizio’.”
Una sfida piuttosto insolita per la funzione Finance, che il pensiero comune vuole orientata più alla gestione dei flussi di cassa e agli aspetti finanziari dell’azienda che a quelle organizzative.
“Certamente siamo orientati alle attività tipiche della nostra funzione, ma proprio perché siamo funzione trasversale, ci troviamo coinvolti, in realtà, in diverse iniziative e possiamo dare il nostro contributo per supportarne la fattibilità. Sotto questo profilo, devo ammettere che in IBSA non ci si annoia mai. Non avrei creduto di poter partecipare a così tante operazioni in una sola azienda: fusioni, acquisizioni, apertura di nuove società, dismissioni… Il vantaggio che abbiamo noi è che IBSA è una realtà ‘piccola’ rispetto alle Big Pharma e questo ci permette di muoverci in maniera rapida e veloce. Per chi lavora nel mio ambito, IBSA è un Gruppo che offre davvero molte opportunità di crescita professionale, è importante comunque avere voglia di coglierle e portarle avanti con responsabilità. Ecco perché, tra i quattro pilastri, quello che più mi rappresenta è sicuramente la responsabilità: nei confronti dell’azienda, dei colleghi, degli stakeholder tutti. Nella catena del valore, infatti, siamo tutti collegati, una vera e propria filiera: se si rompe una maglia non gira più niente, siamo tutti interconnessi. E la responsabilità di ognuno è la responsabilità di tutti. Al lavoro come nella vita personale.”