Sostenibilità & CSR

I Camaleonti: sport, inclusione e il potere dell'adattabilità.

Partito come progetto one-shot nel 2019, nell’ambito del torneo internazionale Helvetia Cup organizzato da Football is More a Lugano, la squadra di calcio I Camaleonti Special Needs è oggi un'istituzione consolidata volta all'inclusione e alle pari opportunità per le persone over 16 con disabilità. Dal 2020, IBSA è orgogliosa di supportare le attività, gli allenamenti e i tornei de I Camaleonti, che comprendono sia partite di campionato (squadre di giovani con disabilità) sia partite inclusive (squadre tipiche).

La squadra conta attualmente 18 giovani con diverse disabilità, i quali partecipano a competizioni ufficiali e non, ed è coordinata dal project manager e allenatore Boris Angelucci, diploma UEFA B+ ed ex giocatore del FC Lugano e della Federazione Ticinese di Calcio.

Ma da che deriva il nome I Camaleonti? Il camaleonte è un animale famoso per la sua capacità di adattarsi e mimetizzarsi nell'ambiente che lo circonda; allo stesso modo I Camaleonti dimostrano una grande capacità di adattamento quando giocano a calcio, nel collaborare e nell’interazione reciproca.  L'allenatore e responsabile del progetto Boris Angelucci spiega che i motivi per cui si definiscono camaleonti sono diversi: "Ottimizziamo le attività in modo che tutti possano partecipare e divertirsi, nonostante le loro disabilità. I nostri giocatori sanno adattarsi a seconda delle persone che sfidano o con cui giocano. Inoltre, anche le persone che ci conoscono sono in un certo senso camaleonti, perché dopo averci incontrato si fanno un'idea e una percezione diversa della disabilità".

Giocando e divertendosi in un ambiente rilassato e sereno, l'obiettivo è creare un'esperienza positiva e arricchente per tutti facendo leva sul potere dello sport come motore di inclusività e crescita personale.

Il fatto che i membri della squadra abbiano diverse disabilità (fisiche, cognitive, psichiche) è un'ulteriore occasione di collaborazione e integrazione, in quanto fornisce l'opportunità di rafforzare lo spirito di squadra e abbracciare tutti i valori propri degli sport di squadra.

Anche se la pandemia ha messo un freno inaspettato alle attività in presenza, compresi gli allenamenti, la squadra non si è scoraggiata ed è riuscita ad adattarsi rapidamente per mantenere alto il morale anche nella nuova situazione.  Come afferma Boris Angelucci: "Durante il primo lockdown del 2020, ci siamo tenuti compagnia facendo video, sfide a distanza e videochiamate di gruppo. C’erano infatti diversi giocatori che avevano bisogno di sentire la vicinanza degli altri componenti della squadra, che si era trasformata in una vera e propria famiglia."

Non appena le circostanze lo hanno permesso, sono state organizzate iniziative all'aperto come passeggiate nei boschi o allenamenti in piccoli gruppi sul campo. Tornare all'aperto e riprendere contatto con la natura sono state esperienze positive di cui i membri della squadra avevano bisogno, dopo tanti mesi passati in casa.

Nel maggio 2021, gli allenamenti e le partite sono finalmente ripresi.

Lo scorso giugno, I Camaleonti hanno partecipato a un campo estivo in Lichtenstein, organizzato da Football is More, e hanno avuto la possibilità di trascorrere una settimana con altre grandi squadre Special Needs come Benfica, Stoccarda, Altach e Brunnen, con la partecipazione inclusiva della prima squadra dell’FC Vaduz.

In agosto, I Camaleonti sono stati ospiti della partita FC Lugano vs FC Internazionale Milano a Lugano, e domenica 22 agosto hanno partecipato a un torneo inclusivo organizzato con tre squadre senior. Il coach Angelucci è particolarmente soddisfatto di come è andata la giornata, sottolineando come questo evento sportivo – abbinato a cibo e musica – si sia rivelato una grande opportunità per promuovere l'inclusione, la solidarietà e la gioia di stare di nuovo insieme.  

Alla domanda su sport e inclusività afferma che "lo sport è per tutti, indipendentemente da chi, come, cosa e dove. L'inclusione dovrebbe essere un processo naturale nel momento in cui la Persona viene messa di fronte a tutto, compresa la disabilità. Con IBSA abbiamo trovato delle sinergie che ci aiutano a crescere, basate sulle Persone e non sulle etichette".

A mano a mano che si susseguono progetti ed eventi, parlando con gli amici della squadra di calcio e con le persone che hanno avuto modo di conoscerli, Angelucci ha capito che I Camaleonti sono molto più di un progetto di inclusività o di una "seconda famiglia": sono una vera e propria filosofia di vita. In questo contesto, diventa chiaro come l'inclusione debba essere un modo naturale di essere, mettendo la Persona davanti a tutto, compresa la disabilità.

Questa filosofia si allinea perfettamente ai valori di IBSA e al suo concetto di umanizzazione delle cure. In IBSA, infatti, un approccio centrato sul paziente significa rispondere in modo concreto ai bisogni e alle necessità dell'individuo, per valorizzare la Persona al di là della malattia o della disabilità.

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