La disfunzione erettile è una condizione molto comune, ma spesso ancora sottovalutata. Nei paesi dell'Europa occidentale, si stima che colpisca il 5-10% della popolazione maschile. Con l’avanzare dell’età, questa percentuale cresce gradualmente fino a raggiungere una media del 40% negli uomini di 80 anni.
Non si tratta, tuttavia, di una condizione legata solo all’invecchiamento: negli ultimi anni si è osservato un aumento anche tra i soggetti più giovani, a conferma di come anche uno stile di vita sano e una regolare attività fisica possano incidere in modo significativo per prevenire questa condizione.
Le cause della disfunzione erettile sono numerose e spesso concomitanti. Quelle organiche comprendono principalmente fattori vascolari, neurologici e ormonali, con l’aterosclerosi, il diabete mellito e l’ipogonadismo tra i principali meccanismi patogenetici. Accanto a queste, i fattori psicogeni mantengono un ruolo significativo, interagendo con le componenti biologiche nel determinare la condizione. Ansia da prestazione, stress, disagio emotivo o difficoltà relazionali possono contribuire all’insorgenza e al mantenimento del disturbo. Studi recenti evidenziano come ansia e depressione possano accompagnare o favorire la disfunzione erettile, generando un circolo vizioso che compromette ulteriormente la qualità di vita dell’individuo.
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