Caring Innovation: lo strip monodose

UNO STRUMENTO DI CURA PIÙ EVOLUTO CHE FACILITA L’ADERENZA ALLA TERAPIA

Cosa vi viene in mente pensando all'innovazione nel settore farmaceutico?  La cura per il cancro forse? O un farmaco rivoluzionario per trattare l'Alzheimer? Effettivamente, entrambe le scoperte sarebbero grandi innovazioni.    

E le innovazioni che rendono più facile la somministrazione di farmaci alle persone con malattie croniche, costrette ad assumere medicinali ogni giorno? Non si tratta forse di innovazioni altrettanto rivoluzionarie?

In IBSA, crediamo che la risposta sia, molto semplicemente, sì.  Quando si parla di terapie, la facilità e l'accuratezza della somministrazione dei farmaci, così come la loro conservazione, sono sempre stati oggetti di discussione molto rilevanti.  Si tratta infatti di una delle più grandi sfide dell'industria farmaceutica: essere in grado di fornire un prodotto su misura per le esigenze e lo stile di vita del paziente, garantendo al contempo che le proprietà dei principi attivi siano mantenute al massimo degli standard.

LA SFIDA: MIGLIORARE L'ESPERIENZA DI CURA DEL PAZIENTE

Una delle prime soluzioni a questo problema è stato il confezionamento in blister, progettato appositamente per l'industria farmaceutica già negli anni '60. Il confezionamento in blister permette di evitare eventuali problemi di conservazione dovuti all'umidità garantendo al contempo la precisione della dose del farmaco.

In anni più recenti, le unità monodose sono diventate una soluzione comune di confezionamento, venendo spesso utilizzate per la somministrazione di prodotti liquidi monouso, soprattutto nel settore oftalmologico. 

L'innovazione di IBSA – che risale al 2012 – consiste nell'utilizzo di unità monodose anche per i prodotti a uso orale. Ciò non solo agevola la facilità di somministrazione, ma favorisce anche una precisa assunzione del farmaco.

Perché monouso? Perché per alcune patologie è fondamentale assumere l'esatta dose terapeutica. Le soluzioni monouso permettono di ovviare ai limiti delle formulazioni multidose, che oltre a richiedere inevitabilmente l'uso di conservanti comportano spesso imprecisioni nella somministrazione e problemi di conservazione.  

IL FUTURO: LE NOVITÀ

Sono molte le aree di applicazione di questa tecnologia. Una di queste è l'endocrinologia. Gli ormoni tiroidei (T3 e T4) sono molecole estremamente attive che richiedono una dose terapeutica esatta. Facilitandone la somministrazione e l'assorbimento, gli strip monodose possono essere una soluzione ottimale per i pazienti ipotiroidei.

In questo ambito ci sono grandi novità: dopo il recente lancio della nuova formulazione composta solo da glicerolo e acqua negli Stati Uniti, ora è il turno dell'Europa. IBSA Farmaceutici, la filiale italiana parte di IBSA Group, ha lanciato la nuova formulazione monodose in dodici dosaggi – una soluzione unica in ambito clinico – volta a facilitare l'aderenza del paziente alla terapia.

Si tratta di una grande innovazione sia per il paziente, che ora può contare su una formulazione innovativa in dodici dosaggi, sia per il medico, che potrà individuare le soluzioni terapeutiche più appropriate per offrire ai pazienti un trattamento mirato e personalizzato.

CARING INNOVATION

L'assunzione di farmaci coinvolge sempre anche un aspetto umano ed emotivo. Integrare una terapia nella vita quotidiana potrebbe non essere così facile, specialmente quando si tratta di pazienti anziani o quando una routine stressante e uno stile di vita frenetico hanno un impatto sul benessere emotivo e psicologico di una persona.

Crediamo che sviluppare soluzioni che rendano i farmaci e le terapie più accessibili e più facili da accogliere nella routine quotidiana sia tanto importante quanto fornire un prodotto di altissima qualità.

In IBSA, abbiamo un approccio incentrato sul paziente che fonde innovazione tecnologica, ricerca scientifica e una visione umanistica della cura. Innovare è infatti la nostra sfida quotidiana, il punto cruciale di tutta la nostra attività. Per noi innovare non significa solo scoprire nuove soluzioni terapeutiche, ma anche trasformare soluzioni terapeutiche esistenti con proprietà note in strumenti di cura più semplici ed evoluti.